Ripetizione e variazione

Ripetizione e variazione sono concetti opposti? O piuttosto l’uno implica l’altro? In quali tipi di processi naturali, sociali e comunicativi tale coppia concettuale acquista potere esplicativo? I linguaggi finalizzati alla ricerca di espressività si differenziano, in tal senso, dai linguaggi non artistici? Se sì, in che modo? È possibile classificare la variazione sulla base del grado con cui l’elemento variante si discosta dal modello di riferimento?


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